martedì 21 giugno 2011

L'esaurimento (del diritto) va in Corte di Giustizia

La vicenda di usedSoft è giunta alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

E' stata pubblicata sul sito della Corte la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta proposta dalla Corte Federale Tedesca (Bundesgerichtshof).

Incollo di seguito le domande.
"Questioni pregiudiziali
 
Se colui il quale possa invocare un esaurimento del diritto di distribuzione della copia di un programma per elaboratore sia un "legittimo acquirente" ai sensi dell'art. 5, n. 1, della direttiva 2009/24/CE .
In caso di soluzione affermativa della prima questione, se il diritto di distribuzione della copia di un programma per elaboratore si esaurisca, ai sensi dell'art. 4, n. 2, primo periodo, della direttiva 2009/24/CE, qualora l'acquirente abbia realizzato la copia su un supporto informatico per mezzo di "download" (scaricamento) del programma da internet con l'autorizzazione del titolare del diritto. 
In caso di soluzione affermativa anche della seconda questione, se anche colui il quale abbia acquisito una licenza di software 'usata', possa invocare, ai fini della possibilità di realizzare una copia del programma, in qualità di "legittimo acquirente" ai sensi dell'art. 5, n. 1, e dell'art. 4, n. 2, primo periodo, della direttiva 2009/24/CE, un esaurimento del diritto di distribuzione della copia del programma per elaboratore realizzata, con l'autorizzazione del titolare del diritto, dal primo acquirente su un supporto informatico per mezzo di "download" (scaricamento) del programma da internet, qualora il primo acquirente abbia cancellato la sua copia del programma ovvero non la utilizzi più".
 
Stay tuned ...

giovedì 16 giugno 2011

Empire strikes back?

Dopo i non brillanti risultati ottenuti in Spagna, continua la battaglia del gruppo Mediaset contro gli ISP sui cui siti sono pubblicati i suoi video.

Tornando in Italia i risultati sono decisamente migliori, visto che il Tribunale di Milano ingiunge ad Italia On Line (Libero.it) di rimuovere i video della casa del biscione sotto pena di una sanzione di 250 euro al giorno per filmato
 
La soddisfazione di Mediaset è affidata ad un comunicato nella quale quest'ultima accoglie "con soddisfazione questa ulteriore affermazione di principio che consolida la giurisprudenza inaugurata dal tribunale di Roma con la causa affrontata e vinta nei confronti di Google/YouTube. Ancora una volta è stata infatti stabilita la diretta responsabilità dei provider – prosegue il gruppo – in caso di diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright".

La causa prosegue per la determinazione del danno (le richieste di Mediaset sono di un risarcimento di 100 milioni di euro).

La sentenza è consultabile qui.

Anche in questo caso (come pure in altri precedenti italiani) la difesa dell'ISP era affidata al fatto che la diffida del titolare dei diritti era assolutamente generica e non individuava gli specifici filmati contestati.

Il Tribunale non ha dato peso alla difesa in quanto ha osservato che sarebbe bastato al provider utilizzare il motore di ricerca del sito stesso per rendersi conto che erano stati effettivamente  caricati video nella titolarità dell'attore.

In ogni caso il Tribunale non ha riconosciuto ad Italia On Line lo status (e le esenzioni di responsabilità) di un hosting provider, osservando che Italia On Line  non sarebbe passivo rispetto ai filmati che ospita, sia in forza dell'attività di indicizzazione, organizzazione e promozione (effettuata attraverso meccanismi quali la proposta di 'video correlati'), che dell'aggiunta di alcuni filmati al database che sarebbe stata fatta direttamente dalla redazione e non dagli utenti.

Anche al di là delle particolarità del caso concreto (aggiunta diretta di filmati ...), molti sono i punti da sviluppare (basta la denuncia generica a creare l'"effettiva conoscenza" richiesta dalla legge? quando un hosting diventa "attivo''? ...).

Lascio le risposte agli esperti .....
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