lunedì 28 giugno 2010

L'erba del vicino è sempre più verde ... (upgraded)

Non si sono ancora spente le polemiche suscitate dal referendum indetto dalla FIAT sul "nuovo" contratto di Pomigliano, che una notizia decisamente più "piccola" emerge dalla profondità del mio feedreader ...

Dopo la società italiana che decide (ma ha deciso qualcosa, alla fine???) di togliere lavoro alla Polonia per  portarlo in Italia, ora vedo una società indiana (uno di quei gruppi che hanno fatto furore con l' "offshoring") che apre un centro di ricerca nell'Irlanda del Nord e progetta di assumere 85 persone.

Non sono certo i numeri che mi hanno colpito (e hanno colpito la rivista che ha rilanciato la notizia) ma le motivazioni: la società indiana si sarebbe detta colpita della disponibilità di laureati in Irlanda e dei bassi livello di conflitto. Questo proprio mentre in Cina una catena di scioperi costringe il governo ad alzare i salari ...

Buone notizie per il vecchio continente? Non ne sono così sicuro ...


Upgrade del 30 giugno:

Oggi su Punto  Informatico leggo che Baidu, il motore di ricerca leader dell'enorme mercato cinese, assume talenti informatici negli Stati Uniti.

Avanti così ...

domenica 27 giugno 2010

Exalead prende il volo?

La notizia non è di quelle che colpiscono l'immaginazione, tant'è che sulle prime mi era scappata.

Exalead, il principale motore di ricerca europeo, è stato acquisito da Dessault, il gruppo industriale francese famoso specialmente per le sue attività areonautiche.

Già ma chi sa che esiste un motore di ricerca europeo (e che si chiama Exalead)? Pochissimi credo.

Il motore di ricerca per antonomasia è Google, per lo meno al di fuori di due mercati non certo secondari come la Cina, dove impazza Baidu, o il Giappone, dove il mercato è dominato da Yahoo.

Che bisogno c'è di un motore di ricerca europeo?

Bah, l'importanza di un motore di ricerca è senz'altro notevole. Proviamo per un attimo a pensare di non poter ricorrere a Google: probabilmente molti internauti si sentirebbero senz'altro persi. Mitico gògol .....

Ma, avendo Google, che importanza ha creare un nuovo motore di ricerca, oltretutto gratuito?

In due parole, chi controlla un motore di ricerca può controllare che cosa cerca la gente, ma soprattutto, che cosa trova la gente.

L'ordine nel quale un motore di ricerca restituisce i risultati non è casuale,  affatto. L'ordine dipende da parametri implementati nel motore di ricerca che stabiliscono l'ordine di priorità delle risposte (il cd. "ranking" delle risposte).

Questi parametri, che seguono vere e proprie logiche di intelligenza artificiale, costituiscono un elemento essenziale (insieme al numero di pagine indicizzate) per determinare l'utilità (e il successo) dei motori di ricerca, ma il loro controllo consente anche - se lo si vuol fare - di "indirizzare" le ricerche (un po' come fa Google con le "adwords").

In ogni caso poi il valore  ricavabile dalle milioni di pagine indicizzate, combinato magari con i dati delle ricerche, è assai difficile da stimare.

L'idea di un motore di ricerca europeo era stata lanciata dall'ex presidente francese Jacques Chirac. Il nome del progetto era (in latino): "quaero".

Exalead, titolare di un interessante motore di ricerca per pagine web,  era, appunto, il partner tecnologico che doveva fornire la tecnologia per il motore di ricerca.

Poi, certo, il mercato dei motori di ricerca è un mercato difficile, come si è accorta Altavista, bruciata in partenza dagli sconosciuti golden boys Larry Page e Sergey Brin, ma hanno dovuto constatare anche Yahoo e da ultimo anche l'onnipotente Microsoft, il cui Bing ancora stenta a farsi spazio.

Resta quindi da chiedersi che ci fa una compagnia molto attiva nelle forniture militali (Dessault è molto famosa per un software per il CAD e la simulazione 3D, ma è ancora più famosa per gli aerei militari Mirage, Super Etendard e Rafale, che sono l'orgoglio dell'industria militare francese, l'unica azienda in grado di competere con statunitensi ed ex sovietici ...).

Difficile trovarci un nesso, ma facile ricordare come la storia della stessa Google è sempre stata accompagnata da sospetti di connessioni con l'intelligence statunitense, che alcuni fanno retroagire fino alla fondazione stessa di Google ...

giovedì 10 giugno 2010

Il potere della stupidità

Questo non è un post sull'attualità, sulla politica o sull'economia.

Tutt'altro.

Oggi voglio parlare di libri e (di nuovo) di libri che parlano della stupidità. E' un argomento importante e lo sappiamo tutti. 

Che poi la stupidità sia stata in passato molto studiata anche da storici e magari da storici dell'economia come il prof.Cipolla, ci dice molto sull'immanenza e sulle conseguenze di questo problema. 

Ma è appunto un problema universale.

Ora vi voglio segnalare questo libro: "Il potere della stupidità", di Giancarlo Livraghi, disponibile su Google Books, e prossimo ad un'edizione a stampa anche in Spagna.

Quella del libro è  però anche una storia di libertà e di condivisione delle idee, visto che - come racconta l'autore stesso - il libro è nato in rete e proprio grazie alla messa a disposizione gratuita su internet ha potuto trovare un editore in Spagna per un ulteriore edizione cartacea, dopo quella italiana.

Se vogliamo, il libro è anche  una dimostrazione della stupidità del concetto che l'attuale rigida disciplina del copyright, con le sue esclusive e limitazioni, sia nell'interesse dell'autore, specie di quell'autore che non ha potere contrattuale sulle case editrici.

Ma torniamo a libro e leggiamo:
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