mercoledì 16 gennaio 2008

Quanto guadagnano gli avvocati

Bella domanda .......

A giudicare dalle statistiche degli accessi al sito, sembra uno degli elementi che più interessano i visitatori.

Come a molte domande semplici, non credo sia facile dare una risposta univoca. Soprattutto perchè non esiste una "tipologia" unica di avvocati e perchè l'ammontare delle retribuzioni varia molto con la zona, la tipologia delle attività, l'età e - last but not least - le doti personali del professionista.

Statistiche ovviamente non ne esistono ed è un tema sul quale gli interessati tendono a dare risposte evasive, ma in rete qualche indicazione si può trovare.

Le indicazioni che ho trovato fanno riferimento a situazioni in certo modo "estreme" e mostrano una forbice molto, ma molto ampia, a conferma che la "categoria" non è unitaria, anzi ........

La prima fonte informativa è la sezione "annunci" del sito www.penale.it, dove possiamo trovare una serie di domande/offerte di collaborazioni professionali. E' un servizio gratuito e interessante che, per il momento, non ha avuto il successo che mi sarei aspettato.

Lasciamo perdere la prassi di non pagare i praticanti e stendiamoci un velo pietoso: non si può fare da un lato una campagna sui "minimi obbligatori" affermando che sono una garanzia di qualità della prestazione e dall'altro lato "subappaltare" lavori a praticanti sottopagati o non pagati del tutto ........ Tra l'altro, la durata stessa del periodo di pratica (diversi anni, tenuto conto dei tempi tecnici dell'esame) rende la cosa non sostenibile per chi non abbia comunque mezzi propri.

In ogni caso, scorrendo gli annunci vedo che non sono poche le "offerte di collaborazione" (intese come disponibilità a collaborare), anche di avvocati con buon voto di laurea e/o qualche anno di esperienza, che richiedono una paga "minima" attorno ai mille euro (lordi, direi).

All'estremo opposto ci sono i dati (rigorosamente anonimi) che risultano dai commenti ad un post su studioillegale.splinder.com, riferiti ai famosi "avvocati d'affari", o quanto meno ai loro più giovani collaboratori.

Qualche esempio: un "trainee" (ossia un laureato non ancora avvocato) con un anno di esperienza: 22.000 euro all'anno, un praticante con due anni di esperienza (altro studio) 35 mila euro, un avvocato, dopo 4 anni dall'abilitazione 85.000 euro l'anno ......

Continuate voi http://studioillegale.splinder.com/post/15449263 commenti successivi al #115

Decisamente più bassi gli stipendi dei "colleghi" che si sono impiegati presso qualche società: 20/40000 euro, a seconda dell'anzianità (impiegati/quadri di medio livello).

Mi manca qualche indicazione su quanto guadagni qualche avvocato più tradizionale, che so ... l'Avv.Italo Medio dell'omonimo studio di una città di provincia ....



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sulla rivista della Cassa sono rinvenibili i redditi IRPEF denunciati per il 2005.
L'andamento è quasi perfettamente gaussiano, Il vertice della campana si colloca a 23.342 € / anno; nella fascia 12.200 -40.200 si coloca ben il 39,80% degli avvocati; solo il 12,90% degli avvocati supera il limite di € 80.600.
Fai pure la tara del nero (che però incide prevalentemete sulle fasce basse: il nero come noto si fa con i privati e dai privati non tiri su parcelle mostruose, siano pure a nero) e si può stimare che l'avv. Italo Medio abbia un reddito equivalente a 30/35000 lordi annui.
Insomma, 2200/2500 al mese. Non fa schifo, ma è quello che più o meno piglia un quadro.
I redditi dei collaboratori dei mega studi assomiglia, più o meno a quello di un dirigente.
Indiscutibilmente, andar sotto padrone è mediamente più conveniente, almeno dal punto di vista economico. Poi c'é il discorso della libertà, ma come autorevolmente osservato da molti anonimi commentatori di duchsne, questo è un discorso da sfigati.
P.s. sono uno sfigato con la fortuna di essere nella parte destra della campana di Gauss dei redditi.
etienne64

herr doktor ha detto...

Ciao, Etienne
Sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Interessanti i dati che porti.
In effetti 30/35 non mi sembra un gran che , anche se - tutto sommato - un direttore di una filiale di banca media, ad es., non prende di più.
Non so se "andar sotto padrone" è effettivamente più conveniente.
Sotto il profilo della liberà, beh ... io sono un dipendente e ti posso dire che di quello mi lamento raramente. Anzi, paradossalmene, quando sono passato dallo studio (una vera cajenna) all'azienda, la prima impressione positiva (dopo lo stipendio) è stata la libertà
Quanto al livello economico, il vantaggio è iniziale, dopo lo stipendio cresce poco.
I dati dei collaboratori dei mega studi (le law farm) mi sembrano in media pari al doppio di quelli di un dipendente di pari età ... e tieni conto che attualmente le aziende si possono permettere di scegliere chi vogliono
ciao
p.s. bellissimo il tuo post di oggi sulla meritocrazia

Maurizio A. M. ha detto...

Io, che lavoro in proprio dal novembre 2006, l'anno scorso (2007) ho fatturato 22.000,00 euro lordi.

Con la tipologia di clientela che ho, giusto per la cronaca ed in barba alla mia specializzazione, mi è impossibile fare nero.
Ciauz,

herr doktor ha detto...

@Maurizio:
"fatturato" significa che in quella somma ci devi far stare tasse e spese?
Azz ... :-(
Comunque, a giudicare dalle statistiche del blog il tema di quanto guadagnano gli avvocati è un tema 'caldissimo'.
ciao

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