sabato 29 novembre 2008
Atmosfere surreali
In questi giorni nella bassa padana è nevicato, come potete vedere ....
Venerdì, non vedendo passare nemmeno uno spazzaneve, telefono in Comune. L'impiegato (gentile) mi risponde: "Non si preoccupi, se non nevica troppo gli spazzaneve escono".......
martedì 25 novembre 2008
Pagare la "protezione" contro i brevetti software?
La notizia è di quelle un po' curiose, quanto meno per il panorama italiano: una società (costituita apposta allo scopo) sta comprando brevetti sul software per 'proteggere' le società che si associano ad essa (pagando, s'intende....) contro i famigerati 'patent trolls', ossia conro le società che comprano brevetti al solo scopo di far causa alle malcapitate società che non si sono accorte di avere in produzione metodi che violano i brevetti di questi soggetti.
In Italia (e in Europa) il fenomeno delle cause di brevetto è sostanzialmente limitato, specie al di fuori di certi campi (es. farmaceutiche) e comunque coinvolge poco il software.
Negli USA (e specie in corti locali particolarmente 'ricettive' come quelle del Texas) c'è, invece, un 'fiorire' di iniziative di tal genere, al punto da indurre qualche ripensamento sul punto, specie per la 'qualità' di questi brevetti, spesso concessi per 'invenzioni' prive del benchè minimo carattere innovativo (avete presente il famigerato "one click patent" di Amazon, poi - comunque - brevettato anche in europa?).
Ciononostante questa societa che offre "protezione" non ha un sapore, per così dire .... strano?
In Italia (e in Europa) il fenomeno delle cause di brevetto è sostanzialmente limitato, specie al di fuori di certi campi (es. farmaceutiche) e comunque coinvolge poco il software.
Negli USA (e specie in corti locali particolarmente 'ricettive' come quelle del Texas) c'è, invece, un 'fiorire' di iniziative di tal genere, al punto da indurre qualche ripensamento sul punto, specie per la 'qualità' di questi brevetti, spesso concessi per 'invenzioni' prive del benchè minimo carattere innovativo (avete presente il famigerato "one click patent" di Amazon, poi - comunque - brevettato anche in europa?).
Ciononostante questa societa che offre "protezione" non ha un sapore, per così dire .... strano?
venerdì 14 novembre 2008
Footing ....
Ne ho il cestino pieno.
Credo che sia percepita come una questione di prestigio, una sorta di gara a chi “ce l’ha più lungo”, ma ad ogni mail che stampo, stampo almeno una spanna di “firme” e di “disclaimer” appesi automaticamente in calce ad ogni messaggio di mail, fosse pure un invito ad un aperitivo o la conferma (magari non richiesta) della partecipazione ad una riunione.
Non so se qualcuno ne ha mai calcolato gli impatti sulle risorse boschive mondiali, ma – appunto – ne ho il cestino pieno di “firme” che sembrano il curriculum vitae (titoli, onori, studi e qualifiche professionali) e “disclaimer” verbosissimi, a volte in due (o tre) lingue.
Poi c’è quello che pensa all’ambiente e quindi al termine di ogni mail digita due o tre spazi e scrive “Rispetta l'ambiente: se non ti è necessario, non stampare questa mail”, così sono altre tre o quattro righe stampate per nulla....
A che servono? A nulla. Più che altro fanno scena.
La riservatezza delle comunicazioni elettroniche discende dalla legge e non tanto da sbrodolate note in calce ("e-mail footer").
Il "migliore" tra quelli ricevuti negli ultimi tempi? Eccolo, ricevuto in calce alla mail di un sistema automatico di e.commerce (gestito da una banca) che mi confermava l'addebito di un acquisto sulla carta di credito:
“Le informazioni contenute in questo messaggio di posta elettronica sono riservate, rivolte esclusivamente al destinatario e non comportano alcun vincolo ne' creano obblighi per la societa' mittente, salvo che cio' non sia espressamente previsto da un precedente accordo. Ogni altra persona diversa dal destinatario non puo' copiare o consegnare il presente messaggio o parte dello stesso a terzi ne' trattare in alcun modo i dati contenuti. La informiamo inoltre che l'utilizzo non autorizzato del messaggio o dei suoi allegati potrebbe costituire reato.Di seguito la rituale traduzione in inglese:
Grazie per la collaborazione ".
"The informations in this e-mail are are reserved, only addressed to the addressee and they are neither binding on this Society nor to be understood as creating any obligation on its part except where provided for an agreement. Everyone different from the addressee (who received this e-mail) can't neither copy nor deliver the message or a part of it in possesion of a third party, nor even deal with the informations in this e-mail. Furthermore the unauthorized use of this message or any attachments could be an offence.Ora, non vorrei essere pedante, ma - anche a prescindere dalla qualità dell'inglese ("information", in inglese, non ha la forma plurale e "possession" è scritto con due coppie di "s") - vorrei capire che senso ha mandare una mail per confermare l'esecuzione di un pagamento e in calce alla stessa dichiarare che la mail non è vincolante per il mittente .....
Thank you for your cooperation".
martedì 11 novembre 2008
Privacy e avvocati: approvato il codice deontologico
Approvato il "Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali effettuati per svolgere investigazioni difensive".
Ne avevo parlato tempo fa. Il testo non è sostanzialmente cambiato rispetto allo schema preliminare.
Vedremo che reazioni vi saranno dal mondo forense. Non mi aspetto brindisi e grida di giubilo, fermo restando che alcune previsioni, come- ad es. - l'"informativa contestuale" e il riconoscimento del valore anche formativo della documentazione studiata per altre cause, che non trovano riscontro in altre categorie.
giovedì 6 novembre 2008
Politically (in)correct
Mi viene in mente una vecchia barzelletta che circolava nelle parrocchie e negli ambienti democristiani degli anni '70:
Aldo Moro si reca in visita ufficiale negli Stati Uniti. Arrivato a Washington viene presentato ad un negro altissimo ed esclama: "Piacere, Aldo Moro!". E il negro: "Io Aldo e Moro. Du, biggolo sdronzo! ...."ogni riferimento alla gaffe del nostro Amato Premier ......
mercoledì 5 novembre 2008
L'ha fatto ...
Alla fine Duchesne l'ha fatto: sul suo sito c'è l'annuncio della prossima uscita del suo libro: "Studio illegale".
Bene, bene, benissimo .....
Bene, bene, benissimo .....
sabato 1 novembre 2008
1° novembre 2007
Messi a letto i pupi e spente le ultime candeline di halloween, mi resta un'ultima occorrenza da celebrare.
Il 1° novembre 2007 ho scritto il primo post su questo blog.
Era un tentativo. Non ero molto convinto della scelta di aprire un blog, non certo più una novità già allora. Lo scrivere, però, il focalizzare alcuni pensieri e soprattutto l'opportunità di discuterli con persone nuove, giorno dopo giorno, mi hanno appassionato.
Voglio ringraziare i lettori (quasi 8.000 le visita) e soprattutto i "commentatori", che si sono fermati a scambiare un saluto o un punto di vista.
Li ringrazio tutti e quindi grazie a: Etienne 64 (probabilmente il primo), a Chartitalia, a Rebus, a P.S., a Lavoroalavoro, a Maurizio Matteuzzi, a Daniele Minotti, a Gianluca Navarrini, a Marco Scialdone, a Soupe, ad Antaress, ad Alessandro, a Dalle8alle5, a Scriptabanane, a Marinfaliero, a .., a Woman in business, a Juliet, a Marzia.elle e a tutti quelli che, venerdì sera, festa di halloween, non mi vengono più in mente ...
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