martedì 25 novembre 2008

Pagare la "protezione" contro i brevetti software?

La notizia è di quelle un po' curiose, quanto meno per il panorama italiano: una società (costituita apposta allo scopo) sta comprando brevetti sul software per 'proteggere' le società che si associano ad essa (pagando, s'intende....) contro i famigerati 'patent trolls', ossia conro le società che comprano brevetti al solo scopo di far causa alle malcapitate società che non si sono accorte di avere in produzione metodi che violano i brevetti di questi soggetti.

In Italia (e in Europa) il fenomeno delle cause di brevetto è sostanzialmente limitato, specie al di fuori di certi campi (es. farmaceutiche) e comunque coinvolge poco il software.

Negli USA (e specie in corti locali particolarmente 'ricettive' come quelle del Texas) c'è, invece, un 'fiorire' di iniziative di tal genere, al punto da indurre qualche ripensamento sul punto, specie per la 'qualità' di questi brevetti, spesso concessi per 'invenzioni' prive del benchè minimo carattere innovativo (avete presente il famigerato "one click patent" di Amazon, poi - comunque - brevettato anche in europa?).

Ciononostante questa societa che offre "protezione" non ha un sapore, per così dire .... strano?


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