Il web è pieno di notizie e "non-notizie", ma ogni tanto ci sono (anche tra queste ultime) quelle che mi provocano comunque qualche moto di inquietudine.
Quella che mi ha colpito oggi è la notizia di una causa intentata da un avvocato contro il governo statunitense relativamente al fatto che non sarebbe garantito il segreto professionale dei clienti nel caso in cui una "law firm" (chiamali studi legali non si può proprio più: sarebbe meglio chiamarle "aziende di servizi legali", per lo meno la traduzione sarebbe più letterale ...) decida di affidare in outsourcing parte delle proprie attività ad una società residente in uno stato straniero.
Il caso non è peregrino: molte grandi "law firm" statunitensi si avvalgono, in particolare, dei servizi di società operanti in India, paese dove è facile trovare dei giovani scolarizzati, dal buon inglese e a basso costo. Un po' come nell'informatica ...
Il punto che mi ha colpito è stato la motivazione della citazione: il fattore che metterebbe in pericolo la riservatezza dei dati dei clienti non è la situazione (o le autorità) del paese nel quale l'attività è svolta o la serietà degli outsourcers, ma l'attività spionistica del governo statunitense e, in particolare, della NSA che è libera di spiare in tali paesi senza vincoli costituzionali.
Non so che esito possa dare una simile azione legale, ma il problema sottostante è serio.
Noi in Europa certi problemi li sentiamo forse meno, ma il governo degli Stati Uniti, a partire dall'attacco alle torri gemelle (ma molti sostengono che tale pratica esisteva anche prima e stanno venendo fuori riscontri in tal senso): gli esempi hanno creato imbarazzo anche da noi e mi riferisco, in particolare, allo spionaggio sulle transazioni finanziarie che transitano sulla rete SWIFT (una società europea) e al famigerato Echelon.
Comunque il livello del problema negli USA può essere dato dal fatto che è in discussione un progetto di legge (spinto da G.W.Bush) per concedere l'esenzione da responsabilità alle società di telecomunicazione che hanno collaborato agli spionaggi senza mandato del governo .....
Per capire la portata del problema, pensate che tramite Echelon il Governo statunitense è in grado di "filtrare", intercettare e leggere (le mail sono assolutamente in chiaro e non è prevista, a differenza, ad. es. da sistemi come il Blackberry o la 'semplice' telefonia GSM alcuna crittografia) il traffico mail scambiato in altri paesi del mondo. Alcuni mesi fa c'era stato un interessante caso (non c'entrava il governo USA) sulla (in)sicurezza delle comunicazioni via mail tra ambasciate.
E mi vien da ridere pensando a tutte le transazioni importantissime (e segretissime) che vengono negoziate e perfezionate tramite un interminabile flusso di mail al di qua e al di là dell'atlantico.
Altro che indiani ;-)
P.S. è comunque di pochi giorni fa la notizia che il governo indiano (in ossequi al principio del "accà nissuno è fesso" ...) si è fatto consegnare dalla società che produce i Blackberry le chiavi di cifratura per leggere i messaggi scambiati con tale sistema ...
Quella che mi ha colpito oggi è la notizia di una causa intentata da un avvocato contro il governo statunitense relativamente al fatto che non sarebbe garantito il segreto professionale dei clienti nel caso in cui una "law firm" (chiamali studi legali non si può proprio più: sarebbe meglio chiamarle "aziende di servizi legali", per lo meno la traduzione sarebbe più letterale ...) decida di affidare in outsourcing parte delle proprie attività ad una società residente in uno stato straniero.
Il caso non è peregrino: molte grandi "law firm" statunitensi si avvalgono, in particolare, dei servizi di società operanti in India, paese dove è facile trovare dei giovani scolarizzati, dal buon inglese e a basso costo. Un po' come nell'informatica ...
Il punto che mi ha colpito è stato la motivazione della citazione: il fattore che metterebbe in pericolo la riservatezza dei dati dei clienti non è la situazione (o le autorità) del paese nel quale l'attività è svolta o la serietà degli outsourcers, ma l'attività spionistica del governo statunitense e, in particolare, della NSA che è libera di spiare in tali paesi senza vincoli costituzionali.
Non so che esito possa dare una simile azione legale, ma il problema sottostante è serio.
Noi in Europa certi problemi li sentiamo forse meno, ma il governo degli Stati Uniti, a partire dall'attacco alle torri gemelle (ma molti sostengono che tale pratica esisteva anche prima e stanno venendo fuori riscontri in tal senso): gli esempi hanno creato imbarazzo anche da noi e mi riferisco, in particolare, allo spionaggio sulle transazioni finanziarie che transitano sulla rete SWIFT (una società europea) e al famigerato Echelon.
Comunque il livello del problema negli USA può essere dato dal fatto che è in discussione un progetto di legge (spinto da G.W.Bush) per concedere l'esenzione da responsabilità alle società di telecomunicazione che hanno collaborato agli spionaggi senza mandato del governo .....
Per capire la portata del problema, pensate che tramite Echelon il Governo statunitense è in grado di "filtrare", intercettare e leggere (le mail sono assolutamente in chiaro e non è prevista, a differenza, ad. es. da sistemi come il Blackberry o la 'semplice' telefonia GSM alcuna crittografia) il traffico mail scambiato in altri paesi del mondo. Alcuni mesi fa c'era stato un interessante caso (non c'entrava il governo USA) sulla (in)sicurezza delle comunicazioni via mail tra ambasciate.
E mi vien da ridere pensando a tutte le transazioni importantissime (e segretissime) che vengono negoziate e perfezionate tramite un interminabile flusso di mail al di qua e al di là dell'atlantico.
Altro che indiani ;-)
P.S. è comunque di pochi giorni fa la notizia che il governo indiano (in ossequi al principio del "accà nissuno è fesso" ...) si è fatto consegnare dalla società che produce i Blackberry le chiavi di cifratura per leggere i messaggi scambiati con tale sistema ...