lunedì 25 maggio 2009

L'ufficio illegale ...(parte quarta: parliamone?)

Sto diventando monotono, lo so, ma la questione mi interessa molto.

Sul ruolo dei giuristi d'impresa nella riforma della professione forense attualmente all'esame del Parlamento, si è tenuto, il 22 maggio, un convegno organizzato da TopLegal (mi toccherà proprio iniziare a parlare bene di 'sta rivista ...).

Devo dire che un certo coraggio, l'avv.De Tilla ce l'ha avuto a presentarsi ad una platea di rappresentanti di uffici legali non certo ben disposti nei confronti della proposta di riforma presentata dall'avvocatura ....

E gli aspetti più stridenti del progetto di riforma sono stati puntualmente sottolineati:

  • impossibilità per l'ufficio legale della capogruppo di prestare consulenza alle partecipate;
  • impossibilità per l'avvocato che abbia deciso di accettare un incarico nell'ufficio legale di un'impresa di tornare alla libera professione.
Resta il problema del riconoscimento della professione fatta come dipendente. Su questo punto, però, nonostante il riconoscimento dello stesso De Tilla del fatto che molti paesi stranieri non ci siano problemi a permettere l'iscrizione in un albo speciali degli avvocati dipendenti - la vedo molto dura. E la vedo molto dura anche su altre cosette che mi riguardano più da vicino...

1 commento:

Revol ha detto...

Secondo me è tutto uno schifo
Fortuna che fra 10 anni la pressione cresciuta grandemente col fuoco di internet farà deflagrare 'sta bomba asfissiante che ne ha già fatti morire troppi e continua a farlo
Secondo me chiunque deve poter esercitare quello che vuole. Se si professa appartenente ad un ordine e non lo è lo si rinchiude e si buttano le chiavi. Per il resto, soprattutto in ambito d'impresa, l'ipocrisia della tutela della comunità è vomitevole, essendo le consulenze rivolte spesso a manager o imprenditori che tutto sono tranne che fessi e se si fidano di qlcn.non appartente a un ordine, qlcn.senza il bollino, è certo perchè lo conoscono bene
Oggi chiunque anche grazie ad internet è in grado sbattendosi di crearsi una preparazione all'altezza e spesso migliore in quanto più aggiornata allo stato dell'arte di tanti altri che ancora faticano a usare i collegamenti telematici. I paesi in via di sviluppo strainsegnano.
Cadute anche le ultime banche dati che si tengono ancora chiuse con i denti lo stesso obbligo dell'iscrizione agli albi professionali per molte, non per tutte (non x l'ingenere che firma un ponte evidentemente) deve cadere
Figuriamoci le assurde difese contro i professionisti come loro che però operano in ambito aziendale, che essendo estremamente più focalizzati sono senz'altro in grado di fare anche un lavoro di gran lunga migliore
Il bello è che qst.delle caste professionali è oggi, soprattutto in Italia, il problema principale dell'economia, quel tappo che più di ogni altro ha impedito e sta continuando a impedire una qlch. reazione in questi ultimi 10 anni di crisi
Altri 10 così e senz'altro con lo scoppio qlcn.si farà male
E valvole di sfogo come qst.mia personale aumenteranno la pressione invece di abbassarla
E qst.ancora si riservano diritti persino contro i loro colleghi d'albo....
Alla faccia delle flessibilità...
Ahhh, beata gente che non ha mai vissuto nella libera concorrenza, quando c'è gente che invece ci nasce e ci passa tutta la vita...senza protezione di casta alcuna

Creative Commons License
I testi di questo blog sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.