mercoledì 1 luglio 2009

La copia di back-up va in Cassazione ...

Nel panorama abbastanza sconfortante della giurisprudenza italiana in materia di sofware (dove le sentenze più interessanti e innovative sono ancora quelle delle preture e dei tribunali degli anni '70 e '80 ...) mi è capitato di reperire una recente sentenza della Corte di Cassazione in tema di cessione di una copia di un programma per elaboratore e copie di bak-up.

Nel caso in questione, tra le lamentele del cliente (vittorioso) vi era anche quella relativa alla mancata consegna di una copia che consentisse la reinstallazione del programma.

La legge (633/1941) consente al licenziatario di effettuare una copia di sicurezza del programma quando tale copia è necessaria per l'uso.

Lasciando stare il fatto che - specie di fronte alle sanzioni per l'illecita duplicazione del software - non è facile capire quando una copia di sicurezza sia 'necessaria per l'uso', se il programma è preinstallato, fare una copia che possa essere reinstallata su un hard disk o su un elaboratore diverso.

Sia come sia, il principio affermato dalla Cassazione è (dal punto di vista del cliente) interessante e innovativo:
"l'omessa consegna dei dischetti di installazione, eventualmente previa apposizione di strumenti di autotutela del diritto di autore, come rileva ineccepibilmente la Corte d'appello, costituisce una violazione di quei doveri di protezione che ineriscono alla diligenza nell'attuazione del rapporto obbligatorio. La gravità dell'inadempimento è stata valutata in relazione alle conseguenze di eventuale perdita dei programmi, in mancanza della possibilità di rendere operativo il sistema su altri computer o comunque di avere la disponibilità agevole per la reinstallazione".
Poi, la prassi di mercato, sia nel settore della fornitura di sistemi professionali, che della fornitura dei semplici pc per famiglie è molto diversa.

Ormai, anche nella fornitura dei comuni pc, la consegna del disco di installazione è praticamente venuta meno, sostituita dal 'disco di ripristino' o dal 'fai da te', nel senso che il produttore ti consente di farti da te una sorta di disco di avvio per cercare (sulla macchina danneggiata) un back-up sulla base del quale effettuare un ripristino: un sistema macchinoso che anche in mano ad utenti non certo sprovveduto può comportare - com'è ovvio - difficoltà considerevoli,.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

=
ti scarichi la tua bella copia piratata del SO microzoz, lasci gli aggiornamenti attivi e appena ti beccano lo registri con i dati del SO che hai pagato (etichetta appiccicata al pc...).
Che poi sta storia di OEM, retail e compagnia cantando fa veramente ridere i polli.Chi controlla se la mia oem rimane con l'hardwere alla quale è legata?
Mi serve una licenza xp?
Vado in discarica, raccatto un pc buttato e stacco l'etichetta.
Pura speculazione, il bello è che ancora c'è chi si rifiuta di rimborsare l'OS OEM (Toshiba).

P.S

Anonimo ha detto...

Ah...
Le licenze xp su ebay viaggiano attorno ai 100€...

P.S

TopGun ha detto...

non so quanto convenga in soldoni ai produttori, tirare su un dvd da 10 centesimi.

Fatto stà che avendo una copia pulita di vista, si può legalmente cambiare quel seriale, con quello presente sotto al notebook.

Il sistema operatvo è il seriale, non il cd\dvd sul quale è scritto.


Fermo restando, che io pago per non avere nemmeno un cavolo di cd...non è una bella cosa.

herr doktor ha detto...

@P.S.
>ti scarichi la tua bella copia piratata del SO microzoz

mi sa che è l'unica soluzione ;-)

tra l'altro credo che ogni buon sistemista (professionale) ne abbia almeno una a tiro per le emergenze vere ... se i dati nel pc sono davvero importanti mica può rischiare di trovarsi in situazioni tipo quella del blog che segnalavo.

@ACE
>non so quanto convenga in soldoni ai produttori, tirare su un dvd da 10
> centesimi.

più che altro, avendo il 99% del mercato se ne fregano .... :-(


un motivo in più per avere una bella linux :-) non paghi e hai tutti i dischi di ripristino (legali) che vuoi

Anonimo ha detto...

Linux ha dei limiti.
Sul pc di casa virtualizzo (da immagine) programmi da 8GB(giochini/mio fratello), overclocco ecc, cose che con linux ...

Sul notebook l'ubuntu ci sta, ok, a patto di saperlo usare.Io con winzoz mi organizzo abb bene, il passaggio ad ubuntu non è proprio indolore, tra repository ecc...
C'è una logica nuova da acquisire e applicare.

Altra cosa buffonesca delle OEM è che mi pare non siano aggiornabili, es da Vista OEM a 7OEM.Ti tocca pigliarti la retail, con bastonata economica annessa.Confermi?

P.S

herr doktor ha detto...

sul netbook che sto usando ubuntu è decisamente superiore (tempi di boot più rapidi, risposte meno 'gommose' con molte finestre aperte ... etc) e faccio tutto quello che serve: scrivo testi, vado in internet, scarico filmati di youtube, ritocco foto (quattro cazz. per le quali the gimp è fin troppo complicato) sincronizzo l'ipod
Linux va meglio quando l'hw è scarso
Poi virtualizzazione e underclock non li ho mai provati ... credo si possano fare (con altro hw) ma certo non in modalità grafica

ciao

herr doktor ha detto...

per quanto riguarda la OEM non ho esperienze dirette di aggiornamento, perchè non ho mai comprato pc con harware tanto ridondante da reggere un update di sistema operativo M$ ... ;-)


Comunque (almeno nell'ambito dei contratti Enterprise, che ho potuto vedere recentemente ..) la OEM è aggiornabile ... comprando la "licenza di aggiornamento", che non è utilizzabile da sola ma unicamente con con la licenza 'orginaria' (OEM, con i suoi limiti di 'portabilità' o retail).


ciao

Creative Commons License
I testi di questo blog sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.