venerdì 31 luglio 2009

Viale del tramonto

C'è qualcosa di sottilmente ironico nella vicenda di un'antica istituzione britannica come la Camera dei Lord che - poco prima di perdere definitivamente le sue funzioni giurisdizionali (poco dopo l'estate saranno passate ad una Suprema Corte di nuova istituzione) - viene chiamata a pronunciarsi sul "diritto di morire".

Eppure (un estremo scatto di orgoglio?) la pronuncia è di quelle che lasciano il segno: il responsabile del Crown Prosecution Office britannico (il responsabile dei Pubblici Ministeri) è chiamato ad emanare istruzioni ai pubblici ministeri per distinguere i casi di induzione al suicidio (da perseguire in giudizio) dai casi in cui l'assistenza al suicida (che in questo caso necessitava dell'assistenza della moglie per recarsi in Svizzera a morire) è da considerare non punibile in quanto esercizio del "diritto di vivere".

Un altro paese e un altro diritto (i pubblici ministeri e persino la polizia hanno da sempre ampia discrezionalità circa la determinazione dei reati per i quali esercitare l'azione penale) ma una pronuncia interessante e motivata.

Un argomento comunque controverso: la stessa Camera dei Lord, chiamata a pronunciarsi (in funzione questa volta legislativa) su un emendamento proposto per eliminare il richio di incriminazione per suicidio assistito aveva bocciato la proposta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah.
Il fatto che lo stesso organo abbia dato pareri tra loro antitetici mi oare un buon argomento a favore del fatton che simili faccende non possono essere decise in Tribunale. Mi pare comunque disdicevole che i tribunali siano diventati le tribune di gente in cerca di notorietà, come la sig.ra Debby Purdy
etienne64

herr doktor ha detto...

in realtà il parere negativo l'aveva dato in funzione di camera del Parlamento (funzione che mantiene, almeno per ora), mentre il parere sul suicidio assistito l'ha dato in sede giuridizionale (funzione che perde, dopo 700 anni ...).
In effetti, il fatto che la pronuncia l'abbiamo resa proprio in occasione dell'ultima udienza (si trattava proprio dell'ultima) prima di cedere le armi alla nuovissima Suprema Corte, fa pensare che abbiano in certo modo lasciare la scena 'con il botto' (anche se poi è una pronuncia un po' 'paracula', xchè le regole sostanziali ... quelle difficili da redigere, le hanno bellamente demandate al Crown Prosecution Office)
In ogni caso in certo modo proprio le Loro Signnorie hanno voluto affermare che il 'suicidio assistito' e il 'diritto di vivere' non sono materie da tribunale e hanno voluto stabilire dei limiti all'invadenza dello Stato nelle scelte dei cittadini relative alla pripria vita (e alla propria morte): un atteggiamento francamente condivisibile, anche in Italia dove un governo in crisi di consensi (cattolici) rischia di far passare una legge del ... per soli fini elettorali ...
Quanto alla sig.Purdy, certo è una ropic. .....: se si fosse limitata a dire a parenti e amici che portava il marito malato in Svizzera per una nuova cura, tutti si sarebbero girati dall'altra parte nel momento che fosse tornata annunciando che purtroppo il caro marito non era più ...
Tanti hanno sicuramento già fatto così.
Ma io tutto sommato la ammiro per aver posto il problema con tanta forza ed è anche grazie a rompic... di questo genere che il diritto (e la società) progrediscono, in un senso o nell'altro.

Ciao

Gatto Silver ha detto...

Immagino che da noi, prima o poi, reintrodurranno la pena di morte per punire chi tenta di suicidarsi...

herr doktor ha detto...

intanto tentano di far passare un disegno di legge che per non lasciare la scelta ai tribunali la conferisce per intero ai medici il che mi sembra, oltre che immorale, francamnete incostituzionale

Va bene il clima di sfiducia ingenerato nei confronti dei giudici (per puri fini egoistici di qualcuno), ma chi dovrebbe decidere dei diritti delle persone????

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