sabato 10 luglio 2010

E se avesse ragione lui?



Riprendo da un commento dell'amico P.S. e rilancio con una domanda: e se avesse ragione Montanelli? Sono queste le ragioni della ormai cronica difficoltà dell'Italia come paese?

Diffido dalle risposte semplici a problemi complessi (ed è questa una delle ragioni per le quali in genere diffido della destra e - specialmente - di questa destra), ma in due punti il discorso di Montanelli mi ha fatto venire la pelle d'oca: quando ha parlato della mancanza di consapevolezza degli italiani e del loro rifiuto di studiare la loro storia e quando parla all'attitudine degli italiani al lavoro servile.

Quello che secondo me Montanelli non coglie  e rimane sullo sfondo è la struttura paternalistica e affiliativa che tutt'ora permea la società italiana, anche in questi tempi di transizione verso un atteggiamento più 'adversarial' (non consapevolmente vissuto), più vicino all'atteggiamento anglosassone (ma anche francese: provare per credere). Temo che il servilismo degli italiani sia più l'effetto che la causa ...

Sarà quella la ragione per la quale nei tempi moderni (nei quali la mancanza e la distanza dalle fonti di approvvigionamento di materie prime risulta meno importante), paradossalmente aumenta la distanza dell'Italia dai leader europei (Francia e Germania)?

Sarà quella la ragione per la quale dall'Italia non viene mai un innovazione (salvo, magari nel campo della moda, dove però di regola eccelliamo prevalentemente per la qualità dei materiali e del lavoro) o una rivoluzione?

Già, perchè - non me ne voglia l'amico etienne, ma in Italia una rivoluzione "dal basso" non l'abbiamo avuto da quando San Francesco (una figura senz'altro da studiare per la sconcertante modernità dei temi sociali dell'epoca ...) ha contribuito a riportare nell'aleveo della normalità i moti popolari ed eretici del 1200 ...

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