domenica 14 settembre 2008

L'erba del vicino .....


Mi capita di leggere sul sito del Times un'articolo sull'efficacia delle giurie come strumento di amministrazione della giustizia.

Francamente (e dopo aver assistito, temporibus illis, a qualche processo in assise) sono portato a pensare che il "trial by jury" sia - proprio per i suoi 'presupposti idologici' (un giudizio dato da un gruppo di 'pari' dell'imputato) - appena al di là "trial by duel" nel percorso della civiltà giuridica e quasi pari al "trial by fire" come possibilità di avere un giudizio giusto, specie per coloro che fossero accusati di crimini di grave allarme sociale.

Pur trattandosi di una caratteristica tipica degli ordinamenti anglosassoni quella di preferire il giudizio di una dozzina di comuni cittadini rispetto a quello di giudici professionisti, il pur tradizionalista Times non lesina critiche al sistema (e ai risultati) delle giurie.

Eppure c'era chi in Italia (ma era tempo di campagne elettorali, quando se ne dicono tante ....) ne invocava l'introduzione pure in Italia ....

Evviva!



3 commenti:

Juliet ha detto...

Interessante l'articolo del Times, c'è di che riflettere.

By the way, direi che dopo aver strizzato l'occhio alle giurie popolari, qui nel bel paese si potrebbe anche provare a proporre un "trial by ordeal", che ha pur sempre un fascino antico...
;-)
Ciao J.

herr doktor ha detto...

bah, non e' che l'unico giudizio che viene celebrato tutt'ora in Italia visto lo stato di arretratezza e sfascio in cui viene ormai volutamente tenuta la giustizia (il "judicius vel certamen mediaticus") sia molto lontano dal "trial by ordeal" ... ;-)

bye
--
h.d.

Juliet ha detto...

Amara ironia... in effetti è impossibile non darti ragione :-S
Mi faccio un caffè!
ciao
J.

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