domenica 21 dicembre 2008

Perchè vietare i 'remix'?

Ricevo la segnalazione dal'amico Marco Scialdone e volentieri la rilancio

Divieto di Remix. Cambiamo le regole?

Il caso segnalato da Marco è molto specifico, ma ha tra l'altro riflessi molto interessanti.

Il caso parte da un'iniziativa di Fondazione Romaeuropa e Telecom Italia per lanciare grande concorso rivolto ad artisti e creativi sul web.

La particolarità di questo concorso è che è assolutamente vietata la partecipazione ad opere che costituiscano 'remix' o 'mash-up' (di precedenti opere).

Già: il problema è quello dei diritti d'autore (sulle opere remixate) e quindi gli organizzatori non vogliono correre rischi e bandiscono tutte le opere comunque basate su opere preesistenti.

Già, peccato che:

  • per la musica elettronica e le opere multimediali, oggetto del concorso, l'utilizzo di opere preesistenti sia una delle tecniche e delle forme più diffuse e, soprattutto che
  • non è affatto detto che il remix o mash-up avvengano in violazione di diritti altrui perchè vi sono ancora delle opere di 'pubblico dominio' o che consentono (ad es. perchè pubbicate sotto licenze 'Creative Commons') i riutilizzo da parte di terzi.

Sarebbe come vietare di proiettare ad una rassegna i cartoni animati di Disney perchè in gran parte basate su opere precedenti (le fiabe di Andersen e dei fratelli Grimm .....).

Già, perchè la ripresa di parti di altre opere, il reinterpretare e anche 'contaminare' temi altrui ha sempre fatto parte del percorso dell'arte e della cultura ..... quanto meno fino all'avvento del diritto d'autore, che - soprattutto nelle sue più recenti norme - riduce fin quasi ad annullare l'area del riutilizzo di temi di parti di opere altrui in un nuovo contesto creativo.

E non ditemi che ciò è nell'interesse dell'autore: il principale interesse dell'autore è che le suo opere siano conosciute ed è per l'interesse ad essere conosciuti, superando la strozzatura (in tutti i sensi) delle majors, che si sta diffondendo la musica in rete con licenza 'libera'.

Lunga vita alle licenze libere ....


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