giovedì 22 aprile 2010

Idee poche ma confuse.

Si ricomincia.

Scade domani il termine per la presentazione in senato di emendamenti per la discussa (contro)riforma della professione forense.

Idee poche ma confuse.

Se da un lato abbiamo un ministro della Giustizia che da un lato non presenta emendamenti, ma dall'altro sollecita ripensamenti in ordine alla bozza in esame (!?!), dall'altro ancora abbiamo una classe forense sempre più spiazzata dalla situazione attuale.

Questa è la "battaglia del grano" e francamente è una battaglia che capisco. Avevo già scritto che ormai non sono più i dipendenti quelli che scioperano, ma padroncini e professionisti ..... Ora, proprio nel momento in cui i dipendenti, con la (contro)riforma della contrattazione collettiva (e il "depotenziamento" del contratto collettivo nazionale) stanno perdendo la garanzia stessa del salario minimo, gli avvocati che chiedono? I minimi obbligatori (ossia garantiti per legge).

Siamo al welfare forense (la definizione "welfare delle professioni" è del "Sole 24 ore") ....

Bene.

Alla fine hanno ragione loro. La riforma è una chiavica e alla fine finirà con l'emarginarli ulteriormente. Ma è il principio che conta: che ce ne frega del mercato che mette il povero contro il più povero?

Non me ne frega niente. Tanto la paura fa novanta e di fronte al questa crisi una classe forense in crisi di 'status' e che rischia di dover affrontare un probabilissima riduzione della giustizia (si chiami 'processo breve' o privatizzazione della giustizia del lavoro, il risultato è lo stesso: riduzione del contenzioso giudiziale) non ragiona e non ragionerà.

L'unica cosa che mi interessa che non mi neghino il diritto di far valere l'esame di abilitazione congelato dalla normativa emanata a fronte della precedente crisi (quella degli anni '30) e conseguente (contro)riforma.

E quindi forza con gli emendamenti, perché se alcune norme sono state cancellate dalla camera, restano norme (come l'art.2, comma 3) che possono precludere a chi non è attualmente iscritto la futura iscrizione all'albo degli avvocati.

A presto.

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