lunedì 18 luglio 2011

Proprietà intellettuale "bestiale"

Questo "bel tomo" è una scimmia. Un macaco, per la precisione.

E' anche l'autore della foto: uno splendido autoritratto.

I fatti sono semplici: un fotografo dimentica per un attimo la sua macchina fotografica mentre è in visita ad un parco naturale e un macaco curioso si impadronisce della macchina e si scatta una bella foto.

La storia, unitamente alla foto, viene pubblicata su internet e infine ripresa da  Techdirt, che ripubblica la foto.

Ebbene, Techdirt riceve una diffida che sostiene che, pubblicando la foto del macaco, Techdirt avrebbe violato il diritto d'autore.

Il diritto d'autore di chi?

Ci sono pochi requisiti perchè un'opera di qualifichi per ottenere la protezione del diritto d'autore, ma tra i pochi requisiti c'è quella di essere frutto dell'ingegno umano.

Umano, appunto, mentre l' "autore" è una scimmia, ragion per cui chi sarebbe il titolare del preteso "diritto d'autore"?

Nessuno, probabilmente, ma la litigiosità umana  è sicuramente superiore a quella delle scimmie e il titolare del sito che ha pubblicato per primo le foto riprese da Techdirt insiste nelle sue diffide.

Ci saranno seguiti? Stay tuned ....

11 commenti:

chartitalia ha detto...

Fanstatico Doktor,
dove le scovi certe storie?

A proposito, leggendo l'articolo linkato c'è anche il caso dei passanti cui viene chiesto di scattare una foto. Tecnicamente il passante dovrebbe possedere i diritti d'autore dello scatto. Anche questa è una situazione estrema divertente.

herr doktor ha detto...

questa era su slashdot di qualche giorno fa ... lieto ti sia piaciuta. ciao

Anonimo ha detto...

Davvero carina, la faccenda. E credo insolubile.
etienne64

herr doktor ha detto...

Ciao, Etienne
Perchè insolubile?
Non è che ogni immagine al mondo debba essere munita di copyright ...
E' brevettato un tramonto o un'arcobaleno e la livrea di un pappagallo?
Quella foto non 'merita' il copyright più del disegno di un lichene su una roccia ..
Siamo noi, uomini 'moderni' e inebriati di nuove 'proprietà' e realtà virtuali a porci di cotali problemi ...

Ciao e a presto

bruno saetta ha detto...

Questa notizia è fantastica :-)

Anonimo ha detto...

Boh, se la macchina fotografica mi cade e accidentalmente scatta una bellissima foto suppongo che l'immagine sia mia.
Il problema è che parlare di tutela delle opere dell'ingegno è un po' fuorviante.
Una registrazione automatica non è opera dell'ingegno più di quanto non sia opera dell'ingegno un oggetto prodotto mediante stampaggio (chessò, un carter di una bicicletta).
Eppure siamo abbastanza convinti che il carter sia di chi lo ha prodotto pestando su una leva.
Boh, che il prodotto della MIA macchina fotografica non sia MIO mi lascia un po' perplesso; ma la tua obiezione che si dovrebbe trattare di ingegno umano e non macachesco, non riesco a superarla.
Sicché, sguazzo nel dubbio :-)
etienne64

herr doktor ha detto...

nel caso della foto accidentale tu sei proprietario del supporto ancorchè tu non possa vantare diritto d'autore.
Il problema è l'equiparazione della proprietà 'fisica' a quella intellettuale. La proprietà fisica si riferisce al diritto esclusivo di un bene unico. La proprietà intellettuale è una privativa su un bene duplicabile all'infinito e importa il diritto di autorizzare o meno le duplicazioni e -con certi limiti - le vendite delle copie (che comunque non toccano l'originale e i restanti diritti) oltre al diritto di modificare l'originale o distribuire multiple copie dell'originale stesso.
Nel tuo caso, come proprietario del supporto sei - in certo modo - proprietario dell'immagine in esso impressa, ma quando la metti a disposizioni di terzi - non essendo titolare del diritto di privativa dato dal diritto d'autore - non hai diritto di proibire al terzo di farsene un'ulteriore copia ed agire uti dominus in relazione alla stessa ...
Sono stato complicato nella spiegazione, ma è il primo giorno di caldo e soprattutto sto per partire per le ferie ...
Ciao e buone ferie ...

Francesco La Manno ha detto...

Pazzesco, siamo alla follia pura...

herr doktor ha detto...

è solo lo specchio dei tempi, dove qualunque pezzetto di informazione o di opera è visto come una risorsa di è lecito appropriarsi. Un po' come fanno i musei che vietano le foto delle loro opere (anche se vecchie di millenni e cadute in pubblico dominio) per controllare il mercato delle loro foto a tutto discapito della diffusione delle cultura (che è lo scopo per il quale sono stati costituiti ..)

Francesco La Manno ha detto...

Pazzesco...

herr doktor ha detto...

per un altro esempio di abuso di diritti di proprietà intellettuale, cfr. http://www.techdirt.com/articles/20120228/18543417906/edgar-rice-burroughs-inc-using-trademark-law-to-prevent-use-public-domain-stories.shtml

P.S.: la Diseney lo fa da anni ...

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