domenica 6 febbraio 2011

Dove vanno gli eBook?


 Dove vanno gli eBook?

Qualche giorno fa leggevo che nel mondo dell'editoria vi sono forti aspettative per gli eBook e che, secondo alcuni studi, nel 2014 la maggioranza dei libri sarà venduta in forma elettronica.

In effetti si è vista una forte spinta pubblicitaria e di offerta da parte delle case pubblicitarie, ma anche di altri operatori come le telefoniche (ad. es.TIM con il “biblet”) che hanno fiutato la possibilità di un affare (nel caso delle telefoniche vendere i dispositivi e il collegamento internet necessario per scaricare gli eBook tramite collegamento UMTS).

Ma sono realistici questi obiettivi?

Secondo me no: al tempo del boom del commercio elettronico sembrava che le compravendite tramite internet avrebbero dovuto soppiantare il commercio tradizionale e apportare grandissimi vantaggi agli utenti. Prima ancora si diceva che con l'home banking sarebbero sparite le code in banca. E così via.

In realtà si è visto che queste nuove forme elettroniche coprono bene alcune esigenze di nicchia (spesso nuove esigenze), ma faticano ad entrare nei campi tradizionali.

Un po' è pigrizia e un cattivo rapporto con la tecnologia: molti utenti non sono affatto in cerca di avventure 'tecnologiche': preferiscono fare i chilometri con la macchina per comperare un capo d'abbigliamento scontato, ma non lo comprerebbero mai on-line (cosa che alcuni miei conoscenti fanno con soddisfazione), nemmeno se si tratta di vestiti per bambini (dove le taglie sono un problema comunque e il vestito non deve necessariamente durare).

Io stesso uso un po' il commercio elettronico per comprare libri (in effetti il commercio elettronico in Italia è iniziato con Amazon …) e molto per comprare accessori tecnologici, dalla custodia per il Tom Tom alle cartucce della stampante, ai regali di Natale, dove si fanno risparmi interessanti (oltre alla possibilità di trovare ricambi – come l'alimentatore del mio Asus 700 – praticamente introvabili nei negozi.

Anzi, direi che per i ricambi e accessori Ebay è ormai insostituibile (si dice che anche la NASA abbia fatto ricerche su Ebay per ricambi introvabili necessari per gli Shuttle ….), ma sui consumi 'tradizionali' la penetrazione è meno marcata (anche se ora Ebay si sta spingendo nella compravendita di case e automobili).

Ma oltre alla pigrizia e al rapporto 'passivo' di molti utenti con la tecnologia (che passano con sorprendente e uguale facilità dall'accettazione stupida – cfr. phishing – al rifiuto totale ….) c'è l'aspetto economico ...

Il commercio elettronico, soprattutto quello delle grandi case, non restituisce vantaggi economici agli utenti: se compri un libro su Amazon, il costo di libro e della spedizione è spesso superiore a quello del libro in libreria. Spesso la motivazione dell'acquisto elettronico è l'assortimento, non il prezzo. Cosa diversa se ti rivolgi (rischiando un po' di più, ma non troppo, a conti fatti) a mercanti un po' più … di seconda fascia, come quelli che si trovano su Ebay (vedi le mie cartucce, che – spedizione compresa - pago un quarto di quanto le pagherei in negozio vanno bene uguale se non meglio...).

Grazie a questa situazione dubito molto che attualmente l'eBook convenga a qualcuno.

I problemi sono due: i prezzi degli eBook e il lettore.

I prezzi degli eBook sono assurdamente alti: mi è capitato di vedere alcuni casi (libri di cassetta su Amazon) dove l'eBook costava di più del libro cartaceo: con l'eBook si risparmiava qualcosa sulla spedizione e poi avevi il piacere di avere subito il libro, ma tutto sommato la sensazione è quella di venir presi per il c.... se si tiene conto dei risparmi che un eBook consente ad un editore.

Anche normalmente, sui siti dei grandi negozi online (anche associati agli editori), il risparmio è 'magro' (più che altro la convenienza è sul libro fisico comprato on line).

Poi c'è il problema del lettore, che da solo costa sui 200 euro (anche di più se poi scopri che la custodia – della quale non puoi fare a meno se lo usi in viaggio - non è magari compresa nel prezzo …).

Leggere gli eBook su un computer o su un iPad si può, ma gli schermi lucidi e molto illuminati irritano gli occhi e così ci vuole un lettore dedicato …....

Certo, con l'eBook hai il vantaggio della scelta amplissima di titoli, ai quali puoi aggiungere i libri in pubblico dominio distribuiti, ad es., dal “progetto Gutemberg”, o dall'autore stesso.

Già perchè in molti casi gli autori (specie di libri tecnici) non fanno soldi con le vendite del libro: il loro vantaggio viene dalla diffusione delle loro idee (e del loro nome) e quindi la possibilità di distribuire gratuitamente (o eventualmente a basso prezzo) la propria opera è un vantaggio grandissimo. Attualmente – per fare un esempio – molte case giuridiche chiedono un contributo all'autore per pubblicare un libro cartaceo. Altalex, invece, vende eBook a prezzi molto convenienti. Altri, come Computerlaw 2.0 e Simone Aliprandi hanno deciso di saltare il fosso e privilegiare la diffusione e li distribuiscono gratis.

Qui è il potenziale enorme dell'eBook: ti consente di “disintermediare”: di non legarti ad una casa editrice per pubblicare le tue opere e di reperire opere in pubblico dominio ancora di grande valore.

Il problema è il lettore, che è un costo non giustificabile, quanto meno finchè rimane monofunzionale (non capisco perchè un lettore che ha collegamento UMTS non debba quanto meno gestire la posta e una rudimentale navigazione su internet e magari le telefonate). Ora il mercato degli eBook reader è spesso guidato da soggetti (librerie on line o telefoniche) che hanno interesse a vincolare l'uso del lettore ai soli eBook (e alla fine lo rendono poco appetibile) invece di farlo evolvere come tablet. Poi ci sono problemi tecnologici (lo schermo specializzato necessario per i libri), ma la tecnologia evolve e qualche esempio di schermo dual use sembra ci sia già.

Sperèm ...



5 commenti:

bruno saetta ha detto...

In Europa l'ebook costa troppo anche perchè su di esso grava l'iva al 20%, come i prodotto digitali. Infatti in Italia rientrano tra le "prestazioni di servizi forniti per via telematica" e non sono beni culturali come il libro cartaceo, sul quale pesa un'iva al 4%.

Inoltre io sono un po' restio, non vorrei comprare un ebook reader solo per scoprire che posso leggere solo gli ebook dello stesso produttore, come avvenne agli inizi con la musica digitale.

herr doktor ha detto...

La differenza i trattamento IVA è senz'altro irrazionale, ma quando vedi ebook da 6, 7 o 8 euro o anche di più non è questione di IVA ...
Il fatto è che le case editrici debbono in primis difendere il prezzo del cartaceo, quindi anche un autore in pubblico dominio rischia di costarti 2 o 3 euro.
Ci vogliono case editrici e autori apposta. Così com'è non c'è relazione tra costi e prezzi.
Poi certo la pantomima dei formati e dei DRM non aiuta ...
Ciao :-)

bruno saetta ha detto...

Ah, su questo concordo perfettamente. Del resto anche molti libri a certi prezzi sono assurdi ;-)

herr doktor ha detto...

sul perchè i prezzi siano assurdi, ti fornisco uno spunti fresco fresco: http://www.theregister.co.uk/2011/03/02/commission_publishers_raids/

;-)

ciao

bruno saetta ha detto...

Ah ecco, il mercato degli ebook non è ancora iniziato e già pensano a fare "cartelli". :-(

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