lunedì 23 giugno 2008

Meglio tardi che mai

Fusse che fusse la volta buona?

IBM, che negli anni '90 si è fatta incredibilmente soffiare la palma di più grande software del mondo da un suo ex subfornitore, ha ora deciso di cominciare i rimpiazzare i prodotti della concorrenza con i propri.

Ma davvero?

Non so se la cosa verrà fatta sul serio e, anche se lo facessero ora, che sono ormai usciti dal mercato dei PC, non so se la mossa potrebbe avere l'effetto che avrebbe avuto anni fa.

Anyway: IBM avrebbe intenzione di sostituire, quanto meno su 20.000 dei suoi desktop, le applicazioni della suite Office con una propria applicazione open source, basate su OpenOffice: Lotus Synphony.

La cosa incredibile è che OpenOffice è disponibile da diversi anni e non è solo funzionalmente del tutto identico al pacchetto Office di Microsoft, non solo è ormai quasi del tutto interoperabile con Office (mentre non è vero il contrario), ma è anche sempre stato gratis.

IBM, come molte altre multinazionali, non ha mai esitato, negli ultimi anni, a licenziare migliaia di dipendenti per risparmiare, eppure ha sempre continuato a foraggiare il più agguerrito dei suoi dipendenti comprando a piene mani pacchetti di software applicativo quando la soluzione open era disponibile da tempo sul mercato .......

Ci sono misteri nel mondo del software che sono difficili da spiegare.

Comunque ora, timidamente, sembra che si avviino a promuovere un proprio prodotto (Lotus è di IBM dagli anni 90, gli anni del mitico Lotus Notes e dell'ottima suite per ufficio che - anch'essa - è caduta nel dimenticatoio, abbandonata anche da IBM) e a contribuire ad accreditare un'alternativa al monopolio di Microsoft sulle applicazioni per ufficio.

Incredibile, no?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' fuori tema. Da perfetto ignorante che però ha nstallato Openoffice sul computer della segretaria e sul portatile per non spendere una barcata di soldi: mica funziona tanto bene Open.
E' lento, si impianta con una disdicevole frequenza (decisamente maggiore a office), lascia code strane in esecuzione....
Ha anche alcuni pregi, certo (ad esempio i disegni nell'editor che sono molto più facilmente inseribili che in word,. cosa decisamente utile quando devi fare lastrine per lavagne luminose...)
Ma allo stato Open mi va bene solo come cosa accesoria: il vecchio Office XP con cui scrio e faccio un po' di conti va decisamente meglio
(non aprliamo poi di Power Point che infinitamente meglio).
MS è odiosa: ma Office mi sembra sia riuscito davvero bene.
Forse IBM non l'ha adottato perché non va così bene...
etienne64

herr doktor ha detto...

ecchecazzo, Etienne! ;-)
Office costa 500 euro a copia (e 'solo' 300 l'aggiornamento ...) e OpenOffice non costa nulla ... .
Da un software che costa 500 euro (quasi quanto il pc) mi aspetterei che mi porti il caffè ogni mattina ... e se compro più copie che mi porti anche un po' fuori la sera in un posto un po' carino, altrimenti non capisco dove finiscano i soldi che ho pagato ;-)
Scherzi a parte, OpenOffice è lento in apertura (durante il funzionamento la velocità è ok) ed effettivamente Impress non vale powepoint, ma quanto questo impatta sul lavoro dell'utente "medio" (il famoso "utonto", ossia il 70-80% buono degli utenti).
Personalmente non ho sperimentato frequenti crash (ma mi vien da dire che l'instabilità del sistema non è mai stato un buon motivo per non comprare sistemi a pagamento come windows '95 ....:-) )
Sicuramente OpenOffice è inferiore a MS Office, ma ....
In ogni caso:
- in generale i risparmi di spesa comportano una qualche perdita di funzionalità/comodità (è nella filosofia stessa del "lean and mean" ....ma sicuramente il concetto si può esprimere anche in vari dialetti italiani ..)
- nel caso specifico di IBM sarebbe come se la fiat adottasse le mercedes come auto aziendali e si stupisse perchè la gente non compra li fiat ....

ciao
--
h.d.

chartitalia ha detto...

Mi sembra doveroso un intervento. Intanto per segnalarti che il primo link indicato ha qualche problema.

Non so se sapremo mai la verità sull'ascesa di Microsoft, cos' come di altre multinazionali americane. Io ho il sospetto che debba essere letta in chiave di politica internazionale nell'ambito dell'imperialismo americano che ha caratterizzato il 20° secolo.

Io credo che il governo americano abbia influito, e non poco, nella vicenda. Le spiegazioni che mettono al centro le politiche industriali mi convincono poco: Micorsoft poteva essere inghiottita in un sol boccone sino a metà anni '90, anche molto tempo dopo che era chiaro anche alle periferie dell'impero che il software MS era il chiaro vincitore, figuriamoci se non era chiaro ai vertici di quella che negli anni '80 era la più grande azienda del mondo.

Bisognerebbe chiedere a qualche androide di bladerunner, di quelli che sanno cose che noi umani...

herr doktor ha detto...

@chartitalia:
aspettavo il tuo commento ;-)
Grazie per la segnalazione: ripristinato il link all'ottimo "appunti digitali" ....
Quanto alle origini di Microsoft e del suo potere una sola cosa è sicura: è un mistero.
Non so spiegarmi come una società come IBM (definirla società è poco: negli USA - e nel mondo - IBM è un' _isituzione_ ...) possa legarsi così e dare tanto potere ad un "cantinaro", quale era (dichiaratamente) il signor Guglielmo Cancelli alle sue origini .... (manco era laureato: era un tipo un po' scapestrato figlio di un avvocato: non sono noti altri suoi exploit, salva MS)
Sono più di 10 anni che ho regolarmente a che fare con IBM e il tutto mi sembra assurdo .....
Che the Big Blue (la più grande software house del mondo, anche al di là del ruolo 'istituzionale') avesse accettato di entrare un partenership con una start up (invece di comprarsela e fonderla, come sempre fatto con le iniziative promettenti) e, oltretutto, di farle da rivenditore (con il meccanismo delle licenze OEM) va al di là della mia comprensione (un po' come le "navi in fiamme oltre i bastioni di Orione ..." ;-) ...)
Circa il ruolo del governo americano non mi sbilancio, ma non ti smentisco, anzi ...
Noto solo che da un certo punto le società di IT in generale (e non solo quelle legate al mondo internet: pensa a l mondo del mainframe .;-)....) hanno goduto di una sostanziale esenzione da interventi antitrust (l'antitrust, negli USA non è un autority indipenendete, ma è esercitata dal D.o.J., ossia il ministero della giustizia) e non è poco (specialmente pensando che l'antitrust non l'hanno inventato i comunisti, come sembra intendere molta gente, ma proprio gli Stati Uniti ......)
Ci sono più cose sotto le stelle ...

buona domenica
--
h.d.

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