Quanto è sicuro un centro di ricerca nucleare dell'esercito?
Alla fine non molto, perchè non importa se i militari hanno muri di cinta imponenti, filo spinato e guardie armate cattivissime, bravissimi tecnici informatici (ma, poi, bisogna vedere se li hanno davvero e se sono in servizio e operativi o se non sono - magari - dirottati su altri compiti, se si parlano tra loro, etc.....) perchè la sicurezza di una catena si deve misurare sempre sull'anello più debole.
Alla fine non molto, perchè non importa se i militari hanno muri di cinta imponenti, filo spinato e guardie armate cattivissime, bravissimi tecnici informatici (ma, poi, bisogna vedere se li hanno davvero e se sono in servizio e operativi o se non sono - magari - dirottati su altri compiti, se si parlano tra loro, etc.....) perchè la sicurezza di una catena si deve misurare sempre sull'anello più debole.
E l'anello più debole spesso risiede nel breve spazio che sta tra la tastiera e la seggiola ......
Già, perchè il fattore umano (il "meatware") è un elemento essenziale e immancabile del sistema.
Capita così che i centri di ricerca nucleare del governo statunitense vengono presi di mira con attacchi di phishing, con risultati - a quanto pare - per lo meno imbarazzanti.
Prevenire un attacco di phishing, soprattutto quando diretto all'interno di un'organizzazione abituata rispondere a sollecitazioni via mail, obiettivamente, non è facile e richiede comunque un attento training del proprio personale. Ma questo training evidentemente non è mai stato fatto, se è vero che l'anno scorso uno di questi centri ha rilasciato informazioni sensibili su test nucleari tramite posta elettronica. Che c'è di grave dite voi? L'e-mail non è uno strumento sicuro, perchè trasferisce informazioni in chiaro e, su reti aperte come le normali reti internet, non è possibile predeterminare su quali e quanti server l'informazione deve essere riprodotta per arrivare al destinatario ...... Ovviamente stiamo parlando di server di posta che possono essere installati da chiunque e in ogni parte del mondo.
Così, oltre a non poterci stupire se, come riportato sempre nell'articolo di PcWorld, addosso ad un trafficante di droga viene trovata una chiavetta USB contentente dati riservati su esperimenti nucleari, comincia a venirci il dubbio che la sicurezza sia un problema globale ......
Capita così che i centri di ricerca nucleare del governo statunitense vengono presi di mira con attacchi di phishing, con risultati - a quanto pare - per lo meno imbarazzanti.
Prevenire un attacco di phishing, soprattutto quando diretto all'interno di un'organizzazione abituata rispondere a sollecitazioni via mail, obiettivamente, non è facile e richiede comunque un attento training del proprio personale. Ma questo training evidentemente non è mai stato fatto, se è vero che l'anno scorso uno di questi centri ha rilasciato informazioni sensibili su test nucleari tramite posta elettronica. Che c'è di grave dite voi? L'e-mail non è uno strumento sicuro, perchè trasferisce informazioni in chiaro e, su reti aperte come le normali reti internet, non è possibile predeterminare su quali e quanti server l'informazione deve essere riprodotta per arrivare al destinatario ...... Ovviamente stiamo parlando di server di posta che possono essere installati da chiunque e in ogni parte del mondo.
Così, oltre a non poterci stupire se, come riportato sempre nell'articolo di PcWorld, addosso ad un trafficante di droga viene trovata una chiavetta USB contentente dati riservati su esperimenti nucleari, comincia a venirci il dubbio che la sicurezza sia un problema globale ......
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