Approfittando del sabato mi sono andato a cercare il grafico di un sondaggio che avevano mostrato martedì sera a Ballarò e mi aveva colpito moltissimo.
Eccolo: http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=2672
Come vedete disegna una specie di x. Probabilmente la forma ha anche un qualche nome tecnico, che qualcuno che capisce qualcosa di geometria o scienze saprà individuare.
La cosa che più mi ha colpito è la totale specularità della situazione pre e ante elezioni e la quasi totale corrispondenza dei livelli.
Negli ultimi due anni del governo Berlusconi, il livello dei consensi del centrosinistra si è mantenuto tra il 54 e il 57% (con una punta del 57,9%) delle “intenzioni di voto” espresse nei sondaggi, per convergere rapidamente ad una quota del 50% al momento delle elezioni. Poi, dopo una breve luna di miele, la situazione si è esattamente ribaltata e da allora i livelli di consenso del centrodestra si sono rapidamente portati, appunto, ad un livello compreso tra il 56 e il 58% (con una punta del 58,7).
E' evidente a tutti che se si va alle elezioni a breve l'attuale schieramento, che ha fatto, male sarà sostituito non da un nuovo schieramento, che pure non ha fatto bene ....
Ma se guardiamo la storia degli ultimi 15 anni, è proprio quello che è sempre successo: lo schieramento che ha vinto le elezioni ha sempre perso le successive per tornare alle successive ancora.
I nomi sono sempre gli stessi, soltanto 15 anni più vecchi, al punto che i giornali stranieri irridono la “gerontocrazia italiana".
E come dargli torto. Nel frattempo il paese si è impoverito, perchè è “scoppiato alla base”, complici politiche di tutti i governi che si sono susseguiti che hanno perseguito da un lato la “moderazione” salariale e dall'altro l'alleggerimento delle tasse dei ceti più abbienti e delle imprese, senza curarsi che avvenisse alcuna forma di redistribuzione o un'aumento degli investimenti. Anzi, se nei decenni scorsi lo stato-imprenditore, sia pure senza particolare genio ed efficienza, investiva (le infrastrutture italiane, dalle reti di TLC, alle strade, ferrovie, scuole, banche .... sono state tutte messe in piedi dallo stato o dal “parastato”) il ruolo dello stato è stato sacrificato per finanziare i “nuovi” e poco intraprendenti capitani di sventura.
Se da noi non c'è stato il fragore di quello che è successo negli Stati Uniti è dovuto a molti fattori, positivi (lo stato “sociale”, che preferirei definire “socialdemocrazia europea”) e meno positivi (la minor capillarità ed efficienza del sistema finanziario ....,) ma siamo avviati molto male, visto che i prestiti che stanno sempre più gravando le famiglie italiane non derivano tanto dal voluttuario, ma da bisogni essenziali (casa) o comunque eccezionali, ma talvolta relativi alla vita normale (la riparazione della macchina, la sostituzione di un elettrodomestico) ....
Il fatto, poi, è che gli italiani non votano il merito di un governo. Gli italiani votano prevalentemente “contro”.
Per quarant'anni gli italiani hanno votato “contro” i comunisti (il “fattore K”) e ancora adesso molti lo fanno, aiutati da una certa propaganda che ha fatto tesoro della profondissima repulsione della maggioranza degli italiani verso tutto il “mondo” comunista (per rimanere sul faceto: avete notato che Rete 4 ha sempre trasmesso l'intera serie di “Peppone e don Camillo” in corrispondenza delle elezioni, locali o politiche, salvo le ultime? Io adoro quei film, ma avevo rinunciato a comprare il DVD, visto che ci sono elezioni tutti gli anni ....) e dai trascorsi di alcuni personaggi, che si aggirano – peraltro - in un substrato dalle forti note democristiane .......
Attualmente, molti di quelli che votano a sinistra, in realtà votano “contro Berlusconi” (il “fattore B”), aiutati dalla propaganda dei suoi avversari ... e qualche volta dalle dichiarazioni di quest'ultimo (a proposito: proprio ieri “B” ha annunciato che quando sarà al governo il suo primo provvedimento sarà nel senso di limitare drasticamente le intercettazioni telefoni .....).
E quindi? Quindi: K/B=X
Saluti a tutti.
2 commenti:
"E come dargli torto. Nel frattempo il paese si è impoverito, perchè è “scoppiato alla base”, complici politiche di tutti i governi che si sono susseguiti che hanno perseguito da un lato la “moderazione” salariale e dall'altro l'alleggerimento delle tasse dei ceti più abbienti e delle imprese, senza curarsi che avvenisse alcuna forma di redistribuzione o un'aumento degli investimenti. Anzi, se nei decenni scorsi lo stato-imprenditore, sia pure senza particolare genio ed efficienza, investiva (le infrastrutture italiane, dalle reti di TLC, alle strade, ferrovie, scuole, banche .... sono state tutte messe in piedi dallo stato o dal “parastato”) il ruolo dello stato è stato sacrificato per finanziare i “nuovi” e poco intraprendenti capitani di sventura."
Se ti candidi, riesumo la mia scheda elettorale e torno a votare :-) Scherzi a parte (ma mica tanto) condivido perfettamente la tua analisi. All'iniziativa diretta dello Stato si è sostituito uno stato che finanzia qualsiasi iniziativa privata. Tra contributi, incentivi, sgravi molti ormai fanno profitti privati con i soldi pubblici.
è triste poi vedere come, mai come in questi giorni, i politici si accapigliano per qualche voto in più senza alcun riguardo non solo per il paese, ma anche per una parvenza di coerenza
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