Nei giorni scorsi si è sparsa per la rete la notizia che la Corte dei Conti ha scelto linux (Red Hat) per i propri sistemi informatici.
La notizia è interessante, ma in sè non merita - secondo me - il battage che ha ricevuto.
La Corte dei Conti è senz'altro un cliente prestigioso e importante, ma secondo me la notizia che linux sia stato scelto per l'ambiente server non colpisce più di tanto.
Tutto sommato l'ambiente server (qualcuno, ogni tanto lo definisce "ambiente open") è un ambiente diversificato, nel quale macchine Microsoft, Sun, Linux e Unix convivono in strutture a volte stratificate dove linux è storicamente molto forte.
Ben diversa sarebbe stata la notizia se l'adozione di linux avesse riguardato l'ambiente desktop (ossia i pc dei magistrati, dei cancellieri, degli operatori vari), che invece è ormai monopolio di windows (in ambito aziendale, specie se si parla di grandi aziende, si supera il 99% ....).
Eppure linux, per le applicazioni di ufficio è senz'altro già molto maturo, anche se non so se abbia il supporto e i tool di automazione che può vantare Microsoft, specie in ambito aziendale.
Certo la compatibilità di linux (specie in ambito hardware) può essere un problema.
Tuttavia, in periodo di budget sempre più ristretti e di spesa informatica in costante aumento, un software del tutto gratuito e che non costringe a cambiare l'hardware ogni pochi anni dovrebbe essere un'opzione, specie per chi come l'amministrazione dello Stato ha le dimensione per "pretendere" che il mercato si adegui offrendo prodotti compatibili con le sue esigenze.
Sicuramente, non sarebbe una via senza costi, ma sono convinto che - specie per l'amministrazione dello stato - anche se il costo complessivo di una migrazione a linux fosse pari a quello della gestione di una ambiente 'proprietario', riterrei più 'politically correct' spendere in servizi resi da imprese del territorio che in royalties a favore di imprese lontane .....
Aggiornamento del 30 gennaio:
Oggi France Press pubblica la notizia secondo la quale la Gendarmeria francese conta di sostituire i propri PC windows (stiamo parlando di 70.000 pc basati su Windows Xp) con macchine linux. Ubuntu sarebbe la distribuzione prescelta.
La notizia pare 'seria' perchè - a quanto sembra - la Gendarmeria ha una certo feeling con l'open source, essendo già passato al "software" libero nel 2005 per la suite office e nel 2006 per il browser.
Le ragioni del passaggio:
Francamente nulla da dire su queste motivazioni.
Oltretutto, Vista, con i problemi di compatibilità software e hardware con i quali sta affliggendo i suoi utenti, ha probabilmente contribuito a spingere la Gendarmeria ad affrontare il cambiamento .....
La notizia è interessante, ma in sè non merita - secondo me - il battage che ha ricevuto.
La Corte dei Conti è senz'altro un cliente prestigioso e importante, ma secondo me la notizia che linux sia stato scelto per l'ambiente server non colpisce più di tanto.
Tutto sommato l'ambiente server (qualcuno, ogni tanto lo definisce "ambiente open") è un ambiente diversificato, nel quale macchine Microsoft, Sun, Linux e Unix convivono in strutture a volte stratificate dove linux è storicamente molto forte.
Ben diversa sarebbe stata la notizia se l'adozione di linux avesse riguardato l'ambiente desktop (ossia i pc dei magistrati, dei cancellieri, degli operatori vari), che invece è ormai monopolio di windows (in ambito aziendale, specie se si parla di grandi aziende, si supera il 99% ....).
Eppure linux, per le applicazioni di ufficio è senz'altro già molto maturo, anche se non so se abbia il supporto e i tool di automazione che può vantare Microsoft, specie in ambito aziendale.
Certo la compatibilità di linux (specie in ambito hardware) può essere un problema.
Tuttavia, in periodo di budget sempre più ristretti e di spesa informatica in costante aumento, un software del tutto gratuito e che non costringe a cambiare l'hardware ogni pochi anni dovrebbe essere un'opzione, specie per chi come l'amministrazione dello Stato ha le dimensione per "pretendere" che il mercato si adegui offrendo prodotti compatibili con le sue esigenze.
Sicuramente, non sarebbe una via senza costi, ma sono convinto che - specie per l'amministrazione dello stato - anche se il costo complessivo di una migrazione a linux fosse pari a quello della gestione di una ambiente 'proprietario', riterrei più 'politically correct' spendere in servizi resi da imprese del territorio che in royalties a favore di imprese lontane .....
Aggiornamento del 30 gennaio:
Oggi France Press pubblica la notizia secondo la quale la Gendarmeria francese conta di sostituire i propri PC windows (stiamo parlando di 70.000 pc basati su Windows Xp) con macchine linux. Ubuntu sarebbe la distribuzione prescelta.
La notizia pare 'seria' perchè - a quanto sembra - la Gendarmeria ha una certo feeling con l'open source, essendo già passato al "software" libero nel 2005 per la suite office e nel 2006 per il browser.
Le ragioni del passaggio:
- diminuire la dipendenza dai fornitori;
- aumentare il controllo sui propri sistemi;
- last, but not least: ridurre i costi.
Francamente nulla da dire su queste motivazioni.
Oltretutto, Vista, con i problemi di compatibilità software e hardware con i quali sta affliggendo i suoi utenti, ha probabilmente contribuito a spingere la Gendarmeria ad affrontare il cambiamento .....
2 commenti:
Scusa la domanda da pirla, ma credo che per i legulei sia dirimente: Juris Data gira con Linux? (temo di no... almeno a leggere quel che c'é scritto dietro)
etienne64
no, non è una domanda "da pirla";-) , ma non è quello il problema principale per un avvocato che voglia passare in linux
In effetti, a quanto mi dicono, juris data (in CD o DVD) non gira in nessun modo senza windows. Ciò significa che per leggere il cd/dvd di juris data in un ambiente linux bisogna "ritagliare" in tale ambiente una macchina virtuale sulla quale caricare comunque una copia di windows (anche una licenza obsoleta e di seconda mano comprata su e-bay o recuperata in altro modo ;-) ).
Ci sono avvocati che l'hanno fatto, cfr. : http://www.linuxforum.it/showpost.php?p=37417&postcount=5
però sono richieste competenze particolari (io, che sono un asino qualsiasi, senza alcuna seria conoscenza di informatica non ci ho nemmeno provato - in ogni il mio pc non ha risorse sufficienti per ritaglire al suo interno una macchina virtuale di un minimo di prestanza: le risorse sono appena sufficienti per un XP e una kubuntu in dual booth .... :-( ). Se vuoi, peò, ti metto in contatto con qualcuno che lo ha fatto, anzi ha messo il pc "virtualizzato" in rete come server, magari violando qualche pattuizione della licenza, ma facendo un lavoro egregio ;-)
Il problema del cd sarebbe superabile (a condizione di avere un accesso internet a banda larga, tramite la versione web delle banche dati, che stà sempre più prendendo piede
Noi in azienda siamo stati tra i pionieri a abbiamo cominciato nel 1999/2000 con deagiuridica (ma noi avevamo anche problemi di sedi staccate, ferequanti traslochi, una notevole mobilità interna di personale
......)
Il problema è che tutte le nuove applicazioni sviluppate dalla PA non girano assolutamente in linux, nemmeno quando sono web based ....
Basti pensare al software per le dichiarazioni dei redditi via internet sviluppato da Sogei
Vuoi scommettere che anche il software per il colloquio con i tribunali (non oso parlare di "processo telematico", non voglio essere preso per visionario ....) non gira in linux (o meglio non gira con un S.O # da Microsoft)?
Aggiungiamoci che le smart card per la firma digitale (oggi ci fai la birra, ma domani potrebero - anzi, dovrebbero essere importanti) non sono realizzate se non per l'ambiente M$ .....
No, soprattutto per l'avvocatura, che 'dipende' dal colloquio con una PA monoliticamente Microsoft, il passaggio (quanto meno il passaggio integrale) a linux non è a mio avviso consigliabile.
Poi se uno si vuol divertire nel tempo libero, se ne fotte della PA e ha bisogno solo di scrivere testi o navigare in intenet o vuole comprarsi in pc a 200/300 euro, linux è qui;-)
'notte
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