"Con Faust ho preso un abbaglio... è stato un errore colossale, memorabile... Quel miserabile non ce l'aveva affatto l'anima, e per questo sembrava ne traboccasse: era posseduto soltanto da un'inestinguibile frenesia progettuale, del continuo fare e disfare, senza altro scopo che l'azione di per sé stessa ... "(Fernando Savater, 1993, Creature dell'aria - Monologo XII Parla Mefistofele).
Questa citazione (l'ho ripresa da Wikipedia, non sono così colto) è fantastica. Il mito del dottor Faust e del suo patto con il diavolo, poco o tanto, lo conosciamo tutti. Tutti quanti ci siamo sentiti dei piccoli Faust quando, una volta o l'altra, abbiamo dovuto scendere a patti con questo o quel "diavolo". Ma, anche per ciascuno di noi, esiste un' "anima" o siamo solo un "continuo fare e disfare, senza altro scopo che l'azione di per sé stessa"? Forse è questo il primo e più grosso dilemma. Forse ogni tanto è giusto a sedersi e riflettere .....
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