Leggo su The Register di oggi la notizia di un'imponente operazione contro la criminalità informatica (quella vera, ripeto, non quella dei download illegali che crea allarme solo quando i politici sono in crisi di consensi - come Sarko - o si sono fatti, come agganciare dalle majors - come tutti gli altri).
FBI, niente di meno, annuncia di aver scoperto due milioni (!) di computer ('Zombies') infettati da virus vari che li avevano portati sotto il controllo di organizzazioni criminali che li avevano raggruppati in vaste reti illegali ('Botnets') per compiere ogni sorta di illeciti, dal 'furto di identità' ('Identity theft' o 'Phishing') agli attacchi a sistemi informatici ("distributed denial o services" o "DDoS") sfruttando i pc di ignari utenti.
Tra tanti allarmi, lanciati più o meno a proposito, sta emergendo l'allarme per il cybercrime, che non è più (ma lo è mai stato?) il problema dell'hacker che attacca dall'esterno i mainframe della grandi società e delle amministrazioni statali, ma sta diventando un fenomeno che colpisce (anche dolorosamente, vedi phishing) i singoli internauti vittima dell'ubriacatura collettiva di un internet facile dove "basta un click" per fare qualunque cosa, per spalancare a tutti le porte delle "magnifiche sorti e progressive" dell'e-commerce, dell'e-government (a quando l'e-voting?)
Per tornare ad aspetti più godibili, vi segnalo il nome davvero carino dell'operazione dell'FBI ('bot roast': arrosto di botnet) e di un'analoga e più ristretta iniziativa della polizia giudiziaria italiana 'phish and chips' (che rieccheggia sia il 'fish and chips', pesce e patatine fritte, sia il phishing e i microprocessori delle carte di credito - ossia i 'chip') andata ad udienza ieri.
Il titolo di questo post è invece una libera interpolazione del titolo originale del libro da cui deriva "blade runner" ("do androids dream of electric sheep?" di Philip K. Dick).
Buon w.e a tutti e un caloroso augurio di buon lavoro ("good hunt") a tutti i "botbusters" nostrani e d'oltreoceano.
FBI, niente di meno, annuncia di aver scoperto due milioni (!) di computer ('Zombies') infettati da virus vari che li avevano portati sotto il controllo di organizzazioni criminali che li avevano raggruppati in vaste reti illegali ('Botnets') per compiere ogni sorta di illeciti, dal 'furto di identità' ('Identity theft' o 'Phishing') agli attacchi a sistemi informatici ("distributed denial o services" o "DDoS") sfruttando i pc di ignari utenti.
Tra tanti allarmi, lanciati più o meno a proposito, sta emergendo l'allarme per il cybercrime, che non è più (ma lo è mai stato?) il problema dell'hacker che attacca dall'esterno i mainframe della grandi società e delle amministrazioni statali, ma sta diventando un fenomeno che colpisce (anche dolorosamente, vedi phishing) i singoli internauti vittima dell'ubriacatura collettiva di un internet facile dove "basta un click" per fare qualunque cosa, per spalancare a tutti le porte delle "magnifiche sorti e progressive" dell'e-commerce, dell'e-government (a quando l'e-voting?)
Per tornare ad aspetti più godibili, vi segnalo il nome davvero carino dell'operazione dell'FBI ('bot roast': arrosto di botnet) e di un'analoga e più ristretta iniziativa della polizia giudiziaria italiana 'phish and chips' (che rieccheggia sia il 'fish and chips', pesce e patatine fritte, sia il phishing e i microprocessori delle carte di credito - ossia i 'chip') andata ad udienza ieri.
Il titolo di questo post è invece una libera interpolazione del titolo originale del libro da cui deriva "blade runner" ("do androids dream of electric sheep?" di Philip K. Dick).
Buon w.e a tutti e un caloroso augurio di buon lavoro ("good hunt") a tutti i "botbusters" nostrani e d'oltreoceano.
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